I sei errori più comuni che possono costarti migliaia di euro sulla pensione

I sei errori più comuni che possono costarti migliaia di euro sulla pensione

Spesso diamo per scontato che, una volta andati in pensione, gli importi erogati dall’INPS siano corretti. Eppure, in 6 casi su 10 non lo sono. Periodi contributivi non riconosciuti, errori nei dati, coefficienti applicati in modo errato: sono solo alcune delle anomalie che, nel tempo, possono portare a ricevere una pensione più bassa del dovuto — anche di 200-300 euro al mese.

Gli errori più frequenti (e sottovalutati)

Ecco cosa emerge più spesso quando i nostri esperti analizzano le posizioni dei pensionati:

  1. Contributi non accreditati correttamente (maternità, malattia, servizio militare, periodi part-time o disoccupazione);
  2. Dati anagrafici o contributivi incompleti o errati;
  3. Coefficienti di trasformazione applicati in modo scorretto;
  4. Sistema di calcolo misto interpretato erroneamente;
  5. Mancata rivalutazione dei contributi versati;
  6. Errori nei passaggi da INPDAP a INPS per ex dipendenti pubblici.

Spesso si tratta di errori "silenziosi", che non vengono notificati e che solo una verifica puntuale può portare alla luce.

Perché fare il ricalcolo?

Rivedere la propria pensione non è solo una tutela, è un investimento sul proprio futuro e sulla propria serenità. Farlo oggi significa:

  • Recuperare arretrati per anni di contributi non considerati;
  • Aumentare l’importo mensile dell’assegno;
  • Evitare che errori si consolidino nel tempo;
  • Difendere un diritto acquisito ma non garantito automaticamente.

OK Pensione: dalla verifica all’azione

Con il servizio Ricalcolo Pensione di OK Pensioni non ti limiti a un controllo automatico. Un team di esperti previdenziali e legali analizza caso per caso, evidenzia eventuali criticità e, se necessario, ti assiste nella richiesta di ricalcolo all’INPS o nelle azioni legali per ottenere gli arretrati.

Come nel caso di un medico, assistito dal network legale Consulcesi & Partners, che ha ottenuto oltre 70.000 euro tra arretrati e TFR non versato correttamente.

Agisci ora, non aspettare

Se hai il sospetto che la tua pensione non sia calcolata correttamente, o semplicemente vuoi esserne certo, il momento giusto per farlo è adesso.

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