Manovra 2026, ok a prima bozza: le novità su pensioni, età pensionabile e aumenti previsti

Manovra 2026, ok a prima bozza: le novità su pensioni, età pensionabile e aumenti previsti

Il Consiglio dei Ministri del 17 ottobre ha approvato il Disegno di Legge di Bilancio 2026 e il Bilancio pluriennale 2026-2028, con interventi complessivi pari a circa 18 miliardi di euro annui.
Il provvedimento ora passa all’esame del Parlamento per la discussione e l’approvazione definitiva entro fine anno.

Pensioni 2026: cosa cambia con la nuova manovra

La manovra economica 2026 introduce importanti novità sul fronte previdenziale, con misure pensate per proteggere i lavoratori in attività gravose e i pensionati con redditi più bassi.

1. Stop all’aumento dell’età pensionabile per lavori usuranti

Dal 2027 non scatterà l’aumento di tre mesi dell’età pensionabile per chi svolge attività gravose o usuranti.
La misura sterilizza l’automatismo legato all’aspettativa di vita, garantendo un accesso più equo alla pensione per chi ha carriere lavorative più faticose.

2. Aumenti graduali per gli altri lavoratori

Per le categorie non comprese tra quelle usuranti, l’età di pensionamento crescerà in modo più contenuto:

  • +1 mese nel 2027,
  • +2 mesi nel 2028.
    Un adeguamento progressivo, pensato per non penalizzare i lavoratori prossimi alla pensione.

3. Aumento per le pensioni minime e disagiate

Previsto un incremento di 260 euro all’anno per i pensionati in condizioni economiche difficili.
La misura punta a sostenere il potere d’acquisto delle fasce più deboli, anche in risposta all’inflazione.

4. Confermata la flat tax al 15% per pensioni fino a 35.000 euro

La flat tax al 15% per i redditi da pensione fino a 35.000 euro annui viene confermata anche per il 2026, garantendo continuità fiscale e maggior semplicità per i contribuenti senior.

Fisco e tasse: taglio IRPEF e pacificazione fiscale

Sul fronte fiscale, la manovra 2026 prevede il taglio della seconda aliquota IRPEF: per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro l’imposta scende dal 35% al 33%, con esclusione dei redditi superiori a 200.000 euro.

Vengono inoltre confermati:

  • il regime agevolato per rinnovi contrattuali e premi di produttività,
  • il bonus ristrutturazioni al 50%,
  • e la flat tax al 15% per redditi da lavoro e da pensione fino a 35.000 euro.

Previsti infine interventi di pacificazione fiscale per i carichi affidati alla riscossione fino al 31 dicembre 2023, con la possibilità di saldare in un’unica soluzione o in 54 rate bimestrali.

Famiglia, ISEE e bonus sociali: tutte le conferme

La manovra destina 3,5 miliardi di euro nel triennio 2026-2028 per la famiglia e il contrasto alla povertà.
Tra le principali misure:

  • Revisione dell’ISEE, con modifiche ai criteri di calcolo del valore della casa e alle scale di equivalenza (effetti stimati: 500 milioni annui);
  • Rifinanziamento della Carta dedicata a te (500 euro per famiglie con ISEE fino a 15.000 euro);
  • Finanziamento stabile da 60 milioni di euro per i centri estivi.

Confermata anche la crescita del bonus mamme da 40 a 60 euro al mese per le lavoratrici con almeno due figli e reddito fino a 40.000 euro, insieme al potenziamento di congedi parentali e congedi per malattia dei figli minori.

👉 Non aspettare la prossima riforma: verifica subito la tua pensione.
Con OKPensione puoi sapere se stai ricevendo l’importo corretto e proteggere il valore del tuo futuro.

➡️ Richiedi ora il tuo controllo su OKPensione.it

Torna al blog